Cedolare secca sui locali commerciali. Ecco i vincoli.

La manovra economica approda alla camera e iniziano a schiarirsi i dubbi sull’applicazione della cedolare secca sui locali commerciali. Il primo vincolo che sembra ormai confermato e intoccabile, è che l’applicazione dell’aliquota al 21% della cedolare si applichi solo ai locali commerciali fino ai 600mq. Una limitazione questa che non riduce notevolmente la portata della misura visto che stiamo parlando di una metratura richiesta piuttosto ampia.

Un secondo vincolo, riguarda il fatto che la cedolare secca non è applicabile alle pertinenze. Questa misura è comprensibile poiché la cedolare ha come obiettivo principale quello di agevolare il commercio su strada.

Il punto che invece potrebbe riguardare una vasta platea di potenziali beneficiari della misura del governo giallo-verde è il limite dell’adozione della cedolare secca solo a quei contratti che non sono in essere prima del 15 Ottobre 2018. In altre parole, non sarà possibile optare per la cedolare secca se il negozio in questione risulta già affittato prima di questa data. È chiaro che questo vincolo potrebbe creare un effetto distorsivo, ovvero potrebbe incentivare i proprietari dei locali commerciali a non rinnovare i contratti in scadenza, con l’obiettivo di stipulare un nuovo contratto con dei nuovi inquilini. Ciò è importante, poiché non basterebbe rinnovare il contratto con lo stesso inquilino per usufruire della cedolare secca, ma è necessario stipulare un nuovo contratto con un nuovo affittuario.

Al momento però, c’è da dire che quantomeno per la prima volta un governo si sta occupando di un tema che sta molto a cuore degli italiani, quello di un commercio al dettaglio che sembrava ormai sull’orlo del baratro.

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